Sono 59.816 i lotti messi all’asta nel primo semestre 2023, ovvero 17.840 in meno rispetto al medesimo semestre dell’anno precedente. Il valore base d’asta di tutti gli asset in vendita ammonta a 8.293.131.867 euro, con possibilità di offerta minima pari a 6.403.623.305 euro, per un valore medio di 138.644 euro.

In relazione alla distribuzione territoriale degli immobili in asta, rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, le proporzioni sono rimaste invariate, confermando una maggiore concentrazione in Lombardia, Sicilia, Lazio, Campania e Toscana che insieme annoverano un numero di lotti rappresentante il 50% dei complessivi in vendita. Non sorprende che i cinque tribunali più “impegnati” con le vendite giudiziarie siano, nell’ordine: Catania, Brescia, Roma, Milano e Bergamo, siti nelle suddette regioni.

Analizzando i dati dal punto di vista delle categorie immobiliari, le percentuali, sempre proporzionalmente alla riduzione degli immobili in vendita, non hanno subito significativi cambiamenti rispetto al 2022, con evidenza sul fatto che la parte più consistente è ancora occupata dal residenziale che da solo, con 32.852 lotti in vendita, copre il 54,92% della fetta di mercato, con un aumento di circa il 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del 8,58% rispetto al 2021.

I dati Aste sono prodotti dal Centro Studi AstaSy Analytics di NPLs RE_Solutions, con il patrocinio dell’Associazione T.S.E.I. – Tavolo di Studio sulle Esecuzioni Italiane.

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