Su Half Year, de il Quotidiano Immobiliare – Daily Real Estate, i dati di NPLs RE_Solutions.

Sono 77.656 gli immobili pubblicati all’asta dal primo gennaio al 30 giugno 2022, per un totale di 110.911 esperimenti d’asta (un immobile, infatti, prima di essere aggiudicato può andare in asta più volte).

Un numero contenuto su cui gravano ancora gli effetti scaturiti dalla chiusura dei tribunali in tempi pandemici, e che per questo non rappresenta la fotografia del grafico delle sofferenze e della difficoltà che il paese Italia sta affrontando e affronterà nei prossimi anni.
Il valore base d’asta di tutti gli asset pubblicati ammonta a € 11.094.269.397,02, con possibilità di partecipazione con offerta minima pari a € 9.889.381.722,95. Il valore medio dei beni posti in asta è di € 142.864,29.

Lombardia, Sicilia, Campania, Lazio e Toscana sono le regioni che, da sole, raggiungono il 51,01% del numero di pubblicazioni, mantenendo alta l’attenzione in queste 5 regioni.

Seppur con una cauta ripresa, stanno aumentando rispetto ai due anni di “stop Covid” le pubblicazioni per gli immobili residenziali adibiti ad abitazione principale.

In questo primo semestre sono state infatti il 52% (contro il 46,34% del 2021) il numero di esperimenti d’asta aste pubblicate con oggetto un immobile residenziale. Seguono i terreni che restano percentualmente stazionari al 11,69%; uffici, negozi e laboratori pesano il 7,69%; capannoni e siti di fabbrica il 5,38%; hotel e cantieri rappresentano insieme oltre l’1,3%.