Sono state 88.174 le aste immobiliari nel 2023, 21 immobili al giorno e 10 all’ora.
Al primo posto per numero di esecuzioni nell’anno 2023 si conferma la Lombardia con il 14,31%, a seguire al 2° posto la Sicilia (12,72%), Lazio (9,7%), Campania (7,58%) e Toscana (6,48%), mantenendo le posizioni invariate rispetto al 2022.
Nel 2023 la provincia di Roma supera per la terza volta Milano e detiene il record come la provincia con il maggior numero di esecuzioni immobiliare d’Italia. Milano passa dalla seconda alla quinta posizione cedendo il podio a Salerno.
Solo il 59,85 % delle unità immobiliari all’asta è riconducibile alla categoria “residenziale”, in calo rispetto al 2022 sono invece negozi, uffici e locali adibiti a uso commerciale che dal 12,28% sono scesi al 9%, mentre resta invariata al 3,3% la posizione dei capannoni industriali/commerciali/artigianali, opifici e laboratori.
L’interruzione dei procedimenti giudiziari dovuta alle misure protettive introdotte per contenere gli effetti sfavorevoli della pandemia, ha avuto ripercussioni principalmente nel 2022, anno in cui, con la ripresa a pieno regime delle attività, si è cercato di realizzare il maggior numero di vendite per ridurre gli ingenti volumi accumulati a causa delle sospensioni. Il 2023 è stato un anno sostanzialmente di transizione, caratterizzato dal proseguo delle operazioni di smaltimento delle aste pregresse e, principalmente, dall’avvio delle prime procedure, esecutive e concorsuali, secondo le disposizioni dei nuovi codici normativi.
I dati sono elaborati dal Centro Studi AstaSy Analytics di NPLs RE_Solutions.
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